martedì 18 settembre 2007

Un commento al post precedente che trovo davvero bello!

Se analizzo meglio il personaggio di Superman (e ovviamente di Clark Kent) mi rendo conto che tutti i desideri e le ambizioni dell'uomo di Krypton tendono alla sua dimensione terrestre e non kryptoniana; mi spiego: vorrebbe vivere l'amore per Lois Lane se non ci fosse da contrastare il male nel mondo, vorrebbe migliorarsi e progredire sia nell’ambito privato sia in quello professionale se non dovesse ricoprirsi del ruolo di timido, impacciato e pavido per non far scoprire la sua vera identità di Superman.

Quindi, perdonatemi l'arroganza, dal mio punto di vista Clark Kent non è una critica di Superman alla razza umana ma, ironicamente, è l'esatto contrario; il sig. Kent è un elogio all'umanità perché nonostante le infinite potenzialità sceglie di rimanere un "omuncolo", capisce che è quello il suo ruolo nel mondo e, con profondo senso del dovere, sceglie di esporsi ai sberleffi consentendo a Superman di salvare nonnine e bimbetti da immani catastrofi.

E' Clark che si veste dei panni dello stupido per consentire a Superman di essere un semidio buono e caritatevole.

E’ Clark che rinuncia alla possibilità di una vita felice con Loise per consentire a Superman di svolazzare per il mondo alla ricerca di super-cattivi da sconfiggere.

E’ Clark che puntualmente si lascia prendere in giro da colleghi e amici senza batter ciglio, lasciando gli onori e le prime pagine dei quotidiani al suo scintillante alter-ego.

In conclusione: è Clark Kent il vero eroe, è lui che sacrifica se stesso per il bene del mondo, è lui che rinuncia ai piaceri (affettivi e materiali) della vita, è lui che s’immola sull’altare del bene dell’umanità… l’altro, Superman, fa semplicemente quello che è in grado di fare e ovviamente, sprizzando super poteri da ogni poro, fa cose mirabolanti e incredibili.

Ripeto: Clark Kent è un elogio all’umanità… o quanto meno a quella immensa porzione di umanità che tutte le mattine si sveglia per andare incontro ad una giornata povera di gratificazioni e lo fa senza batter ciglio, ingoiando amaro magari, ma senza piangersi addosso perché è cosciente che quello è il suo ruolo nel mondo.

Casomai c’è da chiedersi, non avendo un Superman da tutelare, come mai la stragrande parte della gente non fa nulla per migliorare (anche solo un pochino) le proprie condizioni… ma questo è un altro discorso…

1 commento:

Emanuele ha detto...

il post andrebbe fatto firmare da Roberto quindi...
mi viene in mente una frase leggendo le ultime righe:
"Io amo e stimo Gesù, ma non sono cristiano. Lo diventerei se solo vedessi un cristiano comportarsi come lui."
Mahatma Gandhi