Ho trovato questa specie di poesia, se si può chiamare così, che mi piace molto, soprattutto perchè ho provato alcune delle cose che descrive.

Mi hai già spiegato come sei fatto e non ti voglio diverso. Mi hai convinta, non sono in difetto, sei tu quello sbagliato. Perchè resto, mi chiedi scettico, che cosa aspetto, spero, rincorro, con cosa nutro il mio sentimento: ogni singolo istante che ti sto vicino, perchè è oro purissimo e rende prezioso tutto il mio mondo che senza te era spento.
Ti amo, ti ho detto, e tu mi chiedi perchè, che cosa voglio, cosa mi rende felice e ancora mi spinge a volerti così tanto.
Ogni tuo sguardo che dimentichi su di me, distratto. Il roco respiro quando quieto mi dormi accanto. Il tepore che sento quando mi avvolgo in un tuo abbraccio. Il muto desiderio quando ti annuso l'incavo caldo del collo. Il segreto svelato dell'intimo incontro al nostro risveglio. Ogni tuo sorriso che come un'alba dà luce all'universo, il tintinnio del mio nome sulle tue labbra quando mi stai cercando. La tua risata d'argento che su ogni mio cruccio ha il sopravvento. Il denso silenzio del tuo pensiero che cerca un verso, nel cielo il sereno quando per mano seguo il tuo passo. Il piacere inedito di tempo non perso se veglio in tuo ascolto. L'assenza di un peso che mi schiaccia a terra quando penso al tuo volto.
Ogni ricordo, anche il tuo sopracciglio teso durante un alterco e le mani leggere che disegnano sogni e li affidano al vento.
Lo stupore in petto, quando mi accorgo che ciò che voglio non è cambiato dopo il maltempo sul nostro viaggio.
Nonostante tutto oggi sono più forte di quello che sembro.
Ho una sola certezza che nutre un coraggio a me inconsueto: per la prima volta in tutta la vita io ho scelto.
Non c'è nient'altro ch'io abbia voluto, difeso, cercato, sognato e vissuto, desiderato e atteso, in cui abbia creduto e che io abbia amato mai così tanto.