giovedì 18 gennaio 2007

"...si segue la prospettiva del cuore, che disegna ciò che non è, per meglio vedere ciò che è. Un esempio: aspettate qualcuno. Aspettate la vostra bella. Sta per arrivare. L'ha detto. L'ha promesso. Arriverà da quella parte. Fissate l'orizzonte, contemplate il paesaggio (che fa? dovrebbe essere già qui). Nel paesaggio vi son cose (foresta, case, strada) di diversa grandezza. Quando finalmente lei arriva, tutte le proporzioni del paesaggio sono come sconvolte: questa figura minuta, là in fondo, appare all'improvviso più grande della foresta, delle case, della strada. Colei che agli occhi del geometra sarebbe giusto una macchia in lontananza diviene agli occhi dell'innamorato più grande dell'universo. Si vede ciò che si spera. Si vede a misura della propria speranza."

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